Lago D Averno Pozzuoli , Bacoli
Il lago d’Averno chiamato anche Cannito è il secondo per dimensione dei campi flegrei ed è nato 4000 anni fa
da un cratere spento nel comune di Pozzuoli
uno specchio di acqua ellittico circondato da un sentiero di circa 12 km
frequentato da appassionati di trekking, bike e corsa.
Inoltre, Il lago è caratterizzato da pareti boscose in parte coltivate come vigneti.
Il nome del lago deriva dal greco Avernus e significa “località senza uccelli”
leggenda vuole che i gas ,come acido carbonico e idrogeno solfato,
prodotti nelle vicinanze del lago non permettessero la vita ai volatili.
Successivamente il nome Averno prese il significato più antico di Inferno ,
per questo motivo tante furono le storie e le leggende nate intorno ad esso.
Il lago era conosciuto come la porta di ingresso dell’oltretomba come indicato da Virgilio nell’Eneide mentre gli alberi , che circondano il lago ,
probabilmente era la selva oscura vista da Dante nell’Inferno della Divina Commedia.
Oltre alle citazioni nelle grandi opere ,la popolazione del posto aveva diffuso
la credenza che in quello specchio d’acqua ci fosse la dimora della Fata Morgana.
Ha detta di tutti ,pareva dimorasse nei castelli immaginari che fluttuavano sul lago.
Nel corso dell’800 alcuni studiosi incentrarono le loro ricerche proprio su i fenomeni
ottici che si venivano a creare sulla superficie del lago,
dai quali nacque la leggenda popolare della dimora di Fata Morgana al lago D’Averno citata prima.
Ai tempi di Marco Vespasiano Agrippa ,
le sponde furono trasformate in canali e grotte che univano il lago d’Averno con quello di Lucrino e Cuma, dove si incentró la sede navale e militare romana con la presenza di un porto (Portus Iulius) che fu successivamente insabbiato e poi chiuso.
Solo nel 1855 con Ferdinando II il lago d’Averno fu riaperto alla navigazione fino all’Unità di Italia ,quando il lago fu bonificato e furono scavati due piccoli passaggi verso il mare.
Percorrendo il sentiero che costeggia il lago si possono visitare: il tempio di Apollo, grotta scavata nel Tufo che porta al mare e rappresentava
l’ingresso degli inferi citato da Virgilio.
Mentre a 300 mt , sull’altra sponda, si trova l’antro della Sibilla Cumana ,altra grotta scavata nel tufo per collegare il lago al mare,
le varie infiltrazioni di acqua creano una serie di fiumiciattoli che danno vita ad un ambiente suggestivo.
Infine si arriva alla Grotta di Cocceio,attualmente non più visibile ,poiché fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale.
Il tunnel fu creato per scopi militari dai romani ,come collegamento via acqua tra il mare ,Bacoli e Capua.
(En)
Lake Averno also called Cannito is the second largest in the Phlegraean fields and was born 4000 years ago from an extinct crater in the municipality of Pozzuoli,
an elliptical body of water surrounded by a path of about 12 km, frequented by trekking enthusiasts , biking and running.
Furthermore, the lake is characterized by wooded walls partly cultivated as vineyards.
The name of the lake derives from the Greek Avernus and means “place without birds”, legend has it that the gases, such as carbonic acid and hydrogen sulphate, produced near the lake did not allow birds to live.
Subsequently the name Averno took on the older meaning of Hell, for this reason there were many stories and legends born around it.
The lake was known as the entrance door to the underworld as indicated by Virgil in the Aeneid while the trees surrounding the lake were probably the dark forest seen by Dante in the Inferno of the Divine Comedy.
In addition to the citations in the great works, the local population had spread the belief that in that body of water there was the home of the Fata Morgana.
He said of all, he seemed to live in the imaginary castles that floated on the lake.
During the 19th century, some scholars focused their research on the optical phenomena that were created on the surface of the lake, from which the popular legend of Fata Morgana’s residence on Lake D’Averno mentioned above was born.
At the time of Marcus Vespasian Agrippa, the banks were transformed into canals and caves that joined Lake Avernus with that of Lucrino and Cuma, where the Roman naval and military headquarters were located with the presence of a port (Portus Iulius) which was subsequently covered up and then closed.
Only in 1855 with Ferdinand II was Lake Averno reopened to navigation until the unification of Italy, when the lake was reclaimed and two small
passages towards the sea were dug. Along the path that runs along the lake you can visit: the temple of Apollo, a cave dug into the tuff that leads to the sea and represented the entrance to the underworld mentioned by Virgil.
While 300 meters away, on the other bank, there is the cave of the Sibilla Cumana, another cave dug into the tuff to connect
the lake to the sea, the various infiltrations of water create a series of small rivers which give life to a suggestive environment.
Finally we arrive at the Cocceio Cave, currently no longer visible, as it was damaged during the Second World War.
The tunnel was created for military purposes by the Romans, as a water connection between the sea, Bacoli and Capua.
Didascalia/Testo
Anna Saggiomo