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Palazzo San Felice , Napoli

At the beginning of the 1700s, the architect Ferdinando Sanfelice built Palazzo San Felice

for his personal residence in the heart of the Rione Sanità and the finishing touches were completed by the architect’s son, Camillo.

 The palace is made up of two structures joined by the staircase and the courtyards,

an innovative work by the architect.

The construction of the palace began with the restoration of an old building,

incorporated into the palace, while the second structure was purchased and built from scratch.

 The building stands on two floors, the first noble floor characterized by an alternation

of windows and balconies with flat and round gables respectively.

On this floor is Sanfelice’s apartment, on the door there is a plaque in Latin with the writing: «Ferdinando Sanfelice, a Neapolitan patrician, built this house from the foundations due to the extraordinary healthiness of the place. He was the designer, curator and owner of the work. Year of the Savior 1728.» 

While the second floor there are decorations where in the center we find busts.

Inside there were frescoes by Francesco Solimena and some creations by the sculptor Giuseppe Sammartino, no longer found.

The facade is made up of 7 windows with stucco decorations and where the internal decorations can be seen.

Twin portals welcome the “spectator” in marble and piperno, surmounted by eighteenth-century writings and representations of Sirens. 

A notable characteristic of the building, in addition to the structure, or particular courtyards present are the two floors, one with an octagonal shape on the first floor, while on the second we find the rectangular shaped courtyard.

 The Sanfelice palace, like that of Spagnolo, has been chosen many times as a set for film and television performances.

Among the famous representations are “These Ghosts” by Edoardo De Filippo and “the mayor of Rione Sanità” also by De Filippo but revised by director Martone.

L’architetto Ferdinando Sanfelice agli inizi del 1700, per sua residenza personale realizzò palazzo San Felice nel cuore del Rione Sanità e completato nelle rifiniture da il figlio dell’ architetto, Camillo.

Il palazzo è composto da due strutture unite dallo scalone e i cortili,opera innovativa dell’architetto.

La realizzazione del palazzo inizia con la restaurazione di un vecchio edificio ,inglobato nel palazzo,

mentre la seconda struttura acquistata e costruita ex novo.

L’edificio si erge su due piani , il primo piano nobiliare caratterizzato da un alternanza di finestre e

balconi con rispettivamente timpani piatti e tondi.

Su questo piano si trova l’appartamento di Sanfelice ,sulla porta si trova una lapide in latino con scritto:

«Ferdinando Sanfelice patrizio napoletano, per la straordinaria salubrità del luogo, costruì questa casa dalle fondamenta.

Fu lui il progettista, curatore e proprietario dell’opera.

Anno del Salvatore 1728.»

Mentre il secondo piano ci sono decorazioni dove al centro troviamo dei busti.

All’interno c’erano degli affreschi di Francesco Solimena e alcune realizzazioni dello scultore Giuseppe Sammartino , non più ritrovate.

La facciata è composta da 7 finestre con decorazioni in stucco e dove si possono scorgere le decorazioni interne.

Portali gemelli accolgono lo “spettatore ” in marmo e piperno,  sormontati da scritte settecentesche e rappresentazioni di Sirene.

Una nota caratteristica del palazzo ,oltre alla struttura, o particolari cortili presenti si I due piani,

uno a forma ottogonale ,al primo piano,  mentre al secondo troviamo il cortile a forma rettangolare. 

Il palazzo di Sanfelice, come quello dello Spagnolo, è  stato scelto molte volte come set di rappresentazione cinematografiche e televisive.

Tra le rappresentazioni famose  “Questi Fantasmi” di Edoardo De Filippo e “il sindaco del Rione Sanità “

sempre opera di De Filippo ma rivista dal regista Martone.

Didascalia/Descrizione

Anna Saggiomo

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