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Lungopassaggio Isola Di Nisida , Bagnoli

Nisida Bagnoli island promenade The isle of volcanic origin, its jome from Greek means “small island”

and is part of the archipelago of the Phlegraean islands, its nature is of volcanic origin but today partially filled with water.

Currently it is mostly considered a peninsula, because since 1936 it has been connected to the mainland via a walkable pier. 

The road that was built to reach Nisida is connected to the mainland in the Pozzuoli area precisely in Coroglio. 

There are many mysteries and legends that hover around the island,

among many there is a widespread story that in the waters that bathe Nisida there was the home of the sirens who tried to enchant Ulysses.

 Immersed in the waters around Nisida are the remains of the Roman era, probably a small pier,

but over the years with the phenomenon of bradyseism, which characterizes the area, they have been submerged. 

There were many lovers of this place, many appreciated the beauty of the sea and the vegetation of the island,

so much so that Lucullus had a luxurious villa built there, known for the many parties that were held there.

Subsequently a monastery was also built there, while later Queen Giovanna first transformed the villa into a defensive castle,

while the Bourbons made it their hunting lodge.

There were many artists who stayed there, among the last I appreciate the wild nature of Miguel Cervantes.

Today Nisida cannot be visited without a tour or for work reasons, in fact the island is home to both the juvenile prison of Naples and the military air force base.

If you join a tour you can reach the place on foot, parking your car at the entrance to the pier or by sea.

Starting from a small port nearby you can get to the island admiring the beauty of the sea and the surrounding coast. 

A spectacular point of view is also from the “opposite” Parco Virgiliano,

from one of the terraces of the park you can admire the beauty of Nisida from above, especially at sunset.

Lungopassaggio isola di nisida bagnoli 

L’isolotto di origine vulcanica , il suo nome dal greco significa proprio “piccola isola ” e fa parte dell’arcipelago delle isole flegree,

la sua natura è di origine vulcanica ma oggi parzialmente riempito di acqua.

Attualmente viene oggi considerato per lo più una penisola ,perché dal 1936 è stata collegata alla terraferma tramite un pontile percorribile.

La strada che fu costruita per raggiungere Nisida è collegata alla terraferma nella zona di Bagnoli/Pozzuoli precisamente a Coroglio.

Molti sono misteri e le leggende che aleggiano intorno all’isola, tra i tanti è diffusa la storia che proprio nelle acque che bagnano Nisida ci fosse la dimora delle sirene che provarono ad ammaliare Ulisse.

Immerse nelle acque intorno a Nisida si trovano i resti di epoca romana , probabilmente un piccolo molo,ma nel corso degli anni con il fenomeno del bradisismo ,che caratterizza la zona, sono stati sommersi.

Molti furono gli amanti di questo luogo,in molti apprezzarono le bellezze del mare e la vegetazione dell’isola tant’è che Lucullo ci fece costruire una lussuosa villa ,conosciuta per le tante feste che vi si tenevano.

Successivamente ci fu costruito anche un monastero, mentre più tardi la regina Giovanna prima trasformò la villa in un castello difensivo, mentre i Borbone ci fecero la loro dimora di caccia.

Tanti furono gli artisti che vi soggiornarono, tra gli ultimi apprezzo la natura selvaggia Miguel Cervantes. 

Oggi Nisida non è visitabile senza un tour oppure per motivi lavorativi, difatti l’isola è sede sia del carcere minorile di Napoli sia della base dell’aeronautica militare. Qualora si aderisce ad un tour è possibile raggiungere il luogo a piedi ,parcheggiando l’auto all’ingresso del pontile oppure via mare.

Partendo da una un piccolo porto nelle vicinanze si può arrivare all’isola ammirando le bellezze del mare e della costa intorno .

Un punto di vista spettacolare è anche dal “dirimpettaio” Parco Virgiliano , da una delle terrazze del parco si può ammirare la bellezza di Nisida dall’alto, soprattutto al tramonto.

Testo/Didascalia

Anna Saggiomo

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