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Urban Area Naples Italy , Napoli

Naples The urban area of ​​Naples was born around the 7th century BC.

by Greek colonists settled on another volcanic, Monte Echia, currently referred to the Pizzofalcone area,

renamed the conquest with the name of Partenope.

The choice of Mount Echia was due to its strategic position, not only for defense but also for mercantile purposes,

given its proximity to the port.

Today, few testimonies remain of that ancient Greek city, such as the remains of the necropolis found some time ago in via Nicotera.

Due to expansionist power, a new city was always born on another, Neapolis, which would later give its name to the city of Naples.

In the early Christian age the urban structure underwent a new organisation, new walls were erected, while some important poles

and centers of the city were moved to new areas, covering the ancient origins, as can be seen

in Piazza San Gaetano with the former temple of the Dioscuri The period between the 5th and 6th centuries defined

a new change for the city, although it maintained the Greek influence which is still visible today.

The city of Naples goes through many phases, but only in the Angevin period will we see an increasingly modern appearance.

In this era, many historical and religious complexes were built, but with the new structures of the city they were incorporated

into the new buildings that today above all characterize the historic center.

The most significant urban transformation in the history of Naples was due to the arrival of the Spanish and especially under the reign of Don Pedro de Toledo.

In fact, the historic center had been perfectly architected, with its checkerboard shape and the expansion of the walls, especially in the Spanish quarters.

With the French kings however, Naples rediscovered a new, more fascinating side, embellished with architectural and cultural complexes and became the destination above all for important intellectuals.

However, the urban affairs of Naples suffered a series of setbacks, and the rehabilitation programs after the arrival

of Garibaldini and reconstruction after the wars were slow and difficult.

Only with the intervention of 1980, after the land, was the urban fabric defined, limiting the project and the interest only to the Neapolitan capital.

To date, however, there is only one certainty: walking through the historic centre, among the various “alleys” and the decumanus,

the most romantics perceive only the history and the various dynasties that have reigned over Naples, making it, for better or for worse, that wonder we see today.

L’area urbana di Napoli nasce intorno al VII secolo a.c. da coloni greci stanziati su un’altra vulcanica, Monte Echia, attualmente riferita alla zona di Pizzofalcone, rinominato la conquista con il nome di Partenope.

Le scelta del monte Echia era dovuta alla sua strategica posizione ,non solo di difesa ma anche mercantile ,vista la vicinanza con il porto.

Oggi di quella antica città greca restano poche testimonianze, come i resti della necropoli ritrovata qualche tempo fa in via Nicotera.

Per potere espansionistico, nacque sempre su un’altra una nuova città, Neapolis ,che poi darà il nome alla città di Napoli. 

In età paleocristiana l’assetto urbano subiva una nuova organizzazione, furono erette nuove mura ,mentre alcuni poli e centri importanti della città furono spostastati in nuove zone, ricoprendo le antiche origini, come si può notare in piazza San Gaetano con l’ex tempio dei Dioscuri

Il periodo tra il V e VI secolo definisce un nuovo cambiamento per la città, pure mantenne l’influsso greco ancora oggi visibile.

Molte sono le fasi che passa la città di Napoli, ma solo nel periodo angioino vedremo un aspetto sempre più moderno.

In questa epoca tanti sono i complessi storici e religiosi ad essere eretti, con i nuovi assetti della città però sono stati inglobati alle nuove costruzioni che oggi caratterizzano soprattutto il centro storico .

Con l’arrivo degli spagnoli e in particolar modo sotto il regno di Don Pedro de Toledo  che si deve la trasformazione urbana più significativa della storia di Napoli. Infatti, il centro storico era stata architettata in modo perfetto, con la sua forma a scacchiera e con l’espansione delle mura,

sopratutto nei quartieri spagnoli.

Con i re francesi invece, Napoli riscopre un nuovo lato ,più affascinante, abbellito con complessi architettonici e culturali divenne metà soprattutto di importanti intellettuali. 

La vicenda urbana di Napoli ha però subito una serie di contraccolpi, lenti e difficoltosi furono I programmi di risanamento dopo la venuta di Garibaldini e ricostruzione dopo le guerre.

Solo con l’intervento del 1980,dopo il terreno, il tessuto urbano fu definito  , circoscrivendo il progetto e l’interesse solo al capoluogo partenopeo.

Ad oggi però c’è una unica certezza, passeggiando per il centro storico, tra i vari “vicoli” e decumano, i più romantici percepiscono solo la storia e le varie dinastie che hanno regnato su Napoli, rendendola ,nel bene e nel male ,quella meraviglia che vediamo oggi. 

Didascalia/Testo

Anna Saggiomo

(En)

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